La montagna offre scenari mozzafiato e un profondo senso di libertร , ma รจ un ambiente che richiede rispetto, consapevolezza e un’adeguata preparazione.
In questa guida analizzeremo insieme i 12 pericoli piรน comuni che si possono incontrare in montagna e ti fornirรฒ consigli pratici su come prevenirli o gestirli al meglio.
Indice
1. Cadute
Le cadute rappresentano una delle cause piรน frequenti di incidenti in montagna.
Che si tratti di un sentiero scivoloso, di un passaggio esposto o di una semplice distrazione, le conseguenze possono variare da lievi contusioni a traumi gravi.
Per minimizzare questo rischio รจ fondamentale indossare calzature adeguate, con una suola ben scolpita che garantisca aderenza su diversi tipi di terreno.
L’uso dei bastoncini da trekking puรฒ fornire un valido aiuto per migliorare l’equilibrio, specialmente in discesa o su terreni sconnessi.
Presta sempre la massima attenzione a dove metti e i piedi, evita di correre o fare movimenti bruschi su tratti esposti e non sopravvalutare mai le tue capacitร tecniche.
Studia il percorso in anticipo e, se un passaggio ti sembra troppo difficile o pericoloso, non esitare a tornare sui tuoi passi.
La prudenza รจ la vostra migliore alleata contro le cadute.
2. Attacco di cuore
L’attivitร fisica in montagna, specie se intensa e ad altitudini elevate, puรฒ sottoporre il sistema cardiovascolare a uno stress significativo.
Un attacco di cuore, o infarto miocardico, puรฒ colpire anche persone apparentemente in buona salute, soprattutto se non abituate a sforzi prolungati o se presentano fattori di rischio non diagnosticati.
Per prevenire questa evenienza รจ cruciale sottoporsi a controlli medici regolari, soprattutto se si ha superato una certa etร o se si hanno familiaritร per patologie cardiache.
Prima di intraprendere escursioni impegnative รจ bene allenarsi gradualmente per abituare il corpo allo sforzo.
Durante l’escursione mantieni un ritmo costante, evita sforzi eccessivi e fai pause regolari.
Idratati adeguatamente e ascolta i segnali del tuo corpo: un affaticamento eccessivo, dolore al petto, difficoltร respiratorie o nausea sono campanelli d’allarme da non sottovalutare!
In questi casi fermati immediatamente, cerca di mantenere la calma e, se i sintomi persistono, allerta i soccorsi.
3. Ipotermia
L’ipotermia si verifica quando il corpo perde calore piรน rapidamente di quanto riesca a produrne, portando a un pericoloso abbassamento della temperatura corporea interna.
In montagna questo rischio รจ sempre presente, non solo in inverno, ma anche in estate a quote elevate o in caso di improvvisi cambiamenti meteorologici.
Per scongiurare l’ipotermia รจ essenziale vestirsi a strati, utilizzando indumenti tecnici traspiranti che mantengano il corpo asciutto e isolato termicamente.
Non dimenticate mai cappello, guanti e una giacca impermeabile e antivento, anche se il tempo sembra buono alla partenza.
Evitate di rimanere con abiti bagnati addosso per lungo tempo, sia a causa del sudore che della pioggia.
Alimentati regolarmente per fornire al corpo l’energia necessaria a produrre calore e bevi liquidi caldi, se possibile.
Riconoscere i primi sintomi dell’ipotermia (brividi intensi, confusione, difficoltร di parola, goffaggine) รจ fondamentale per intervenire tempestivamente, cercando riparo e riscaldando la persona gradualmente.
4. Colpo di calore
Se l’ipotermia รจ causata dal freddo eccessivo, il colpo di calore รจ il suo opposto, dovuto a un surriscaldamento del corpo, tipicamente durante giornate estive particolarmente calde e afose, o durante sforzi intensi sotto il sole.
Per prevenirlo evita le escursioni nelle ore piรน calde della giornata, preferendo la mattina presto o il tardo pomeriggio.
Indossa abiti leggeri, di colore chiaro e traspiranti, e proteggi la testa con un cappello a tesa larga.
Bevi abbondantemente e frequentemente acqua o bevande saline, anche prima di avvertire la sete.
Fai pause regolari all’ombra per permettere al corpo di raffreddarsi.
I segnali di un colpo di calore includono pelle calda e secca, assenza di sudorazione, mal di testa pulsante, vertigini, nausea e confusione.
In questi casi รจ imperativo spostare la persona sofferente all’ombra, cercare di raffreddarla con panni bagnati e, se cosciente, farle bere piccoli sorsi d’acqua.
5. Disidratrazione
La disidratazione in montagna รจ un pericolo spesso sottovalutato, ma che puรฒ compromettere seriamente le prestazioni fisiche e mentali.
Durante l’attivitร fisica, soprattutto in quota e con aria secca, il corpo perde liquidi piรน rapidamente attraverso la sudorazione e la respirazione.
ร fondamentale bere regolarmente, anche quando non si avverte immediatamente lo stimolo della sete.
Porta sempre con te una scorta d’acqua adeguata alla lunghezza e difficoltร dell’escursione; come regola generale, almeno 1,5-2 litri per persona per una giornata.
Integra con sali minerali se lo sforzo รจ prolungato o fa molto caldo.
Presta attenzione ai primi segnali di disidratazione: sete intensa, bocca secca, urine scure e concentrate, affaticamento e mal di testa.
Non aspettare che questi sintomi si manifestino per bere!
6. Fulmini
I temporali in montagna possono svilupparsi rapidamente e i fulmini rappresentano una minaccia mortale.
ร cruciale informarsi sulle previsioni meteorologiche prima di partire e durante l’escursione, prestando attenzione ai segnali di un temporale in avvicinamento, come nuvole scure e imponenti (cumulonembi), tuoni in lontananza o vento che si intensifica.
Se un temporale ti sorprende, la prioritร รจ abbandonare immediatamente le zone esposte come creste, vette, prati aperti e la vicinanza di alberi isolati, tralicci o vie ferrate.
Cerca rifugio in una depressione del terreno, un bosco fitto (ma lontano dai tronchi piรน alti) o, se disponibile, un bivacco o rifugio.
Evita il contatto con oggetti metallici (piccozze, bastoncini, moschettoni) e mantieni una posizione accovacciata, con i piedi uniti, per minimizzare il contatto con il suolo.
Se sei in gruppo distanziatevi di alcuni metri l’uno dall’altro.
7. Valanghe
Le valanghe sono uno dei pericoli piรน temuti e distruttivi in ambiente innevato, capaci di travolgere tutto ciรฒ che incontrano sul loro cammino.
Questo rischio non รจ confinato solo all’inverno pieno, ma puรฒ presentarsi anche in primavera con il rialzo termico o dopo abbondanti nevicate tardive.
Per avventurarsi su neve รจ indispensabile consultare il bollettino neve e valanghe, che fornisce informazioni sul grado di pericolo.
ร altrettanto fondamentale possedere l’attrezzatura di autosoccorso โ ARTVA, pala e sonda โ e saperla usare perfettamente, magari frequentando corsi specifici.
Scegli itinerari adatti alle condizioni nivometeorologiche e al tuo livello di esperienza, evitando pendii ripidi e zone di accumulo di neve ventata.
8. Caduta di rocce e alberi
La caduta di sassi, rocce o alberi รจ un pericolo oggettivo presente in molte aree montane, specialmente lungo pareti rocciose, canaloni, pendii instabili o in zone boschive dopo forti venti o piogge.
Per ridurre il rischio indossa sempre il casco in zone segnalate come pericolose o dove la conformazione del terreno lo suggerisce, come alla base di pareti o durante l’attraversamento di ghiaioni.
Presta attenzione ai segnali acustici, come il rumore di sassi che rotolano, e visivi, come rocce instabili o alberi precari.
Dopo periodi di disgelo o piogge intense, la probabilitร di scariche aumenta.
Se sei in gruppo evitate di smuovere sassi che potrebbero colpire chi vi segue e, se involontariamente fate cadere qualcosa, avvisate immediatamente con un grido (“Sasso!”).
Nelle aree boschive specialmente dopo eventi meteorologici estremi sii consapevole della potenziale instabilitร degli alberi.
9. Annegamento
Anche se puรฒ sembrare meno ovvio, il rischio di annegamento in montagna รจ reale, soprattutto vicino a torrenti impetuosi, laghi alpini freddi o durante l’attraversamento di corsi d’acqua.
I guadi possono essere particolarmente insidiosi: la forza della corrente, il fondo scivoloso e la temperatura gelida dell’acqua possono facilmente far perdere l’equilibrio.
Valuta attentamente la profonditร e la velocitร dell’acqua prima di tentare un guado e se necessario cerca un punto piรน sicuro o un ponte.
Non attraversare mai un torrente in piena da solo!
L’acqua dei laghi alpini รจ spesso molto fredda, anche in estate, e un tuffo improvviso puรฒ causare shock termico e crampi, rendendo difficile nuotare.
Se decidi di fare il bagno, fallo con cautela, vicino a riva e mai da solo.
10. Mal di altitudine
Il mal di altitudine, o male acuto di montagna (AMS), รจ un disturbo causato dalla ridotta pressione atmosferica e dalla minore concentrazione di ossigeno ad altitudini elevate, generalmente sopra i 2500-3000 metri.
I sintomi piรน comuni includono mal di testa, nausea, affaticamento, vertigini e insonnia.
Per prevenirlo l’acclimatamento graduale รจ la chiave: evita di salire troppo rapidamente a quote elevate.
Se possibile, trascorri una o piรน notti a quote intermedie prima di salire ulteriormente.
Se i sintomi sono lievi, riposati e idratati; spesso migliorano con l’acclimatamento.
Se i sintomi invece sono moderati o gravi scendi immediatamente di quota.
Forme piรน gravi come l’edema cerebrale o polmonare da alta quota sono emergenze mediche.
11. Veleno
In montagna possiamo imbatterci in piante velenose o animali il cui morso o puntura puรฒ causare problemi.
Tra gli animali, le vipere sono le piรน note; il loro morso, sebbene raramente mortale per un adulto sano, richiede cure mediche immediate.
Per evitare morsi indossa scarponi alti e pantaloni lunghi, presta attenzione a dove metti mani e piedi, specialmente tra sassi, erba alta o legna.
Anche le punture di insetti come api, vespe o calabroni possono essere pericolose, soprattutto per soggetti allergici, che dovrebbero sempre portare con sรฉ un kit di emergenza con antistaminici e adrenalina autoiniettabile.
Per quanto riguarda le piante, evitate di toccare o ingerire bacche, funghi o piante sconosciute.
Alcune possono causare irritazioni cutanee al contatto, altre gravi intossicazioni se ingerite.
12. Animali selvatici
L’incontro con animali selvatici รจ una delle esperienze piรน affascinanti della montagna, ma รจ importante ricordare che sono, appunto, selvatici e il loro comportamento puรฒ essere imprevedibile, soprattutto se si sentono minacciati o se si tratta di femmine con i piccoli.
In generale mantieni sempre una distanza di sicurezza e non tentate mai di avvicinarli, nutrirli o accarezzarli.
Cinghiali, orsi, lupi, cani randagi, ma anche cervi o stambecchi se spaventati o provocati, possono diventare pericolosi.
Per evitare incontri troppo ravvicinati fatti sentire mentre cammini, parlando o producendo rumori moderati, specialmente in aree con scarsa visibilitร o nota presenza di grandi mammiferi.
Conclusioni
Affrontare la montagna con la giusta preparazione e consapevolezza dei rischi รจ il primo passo per vivere esperienze indimenticabili in totale sicurezza.
Spero che questa guida ti sia stata d’aiuto per pianificare le tue future avventure, ricordandoti sempre che la prudenza รจ la tua migliore compagna di viaggio.
Buone escursioni!