Organizzare un’escursione in montagna di gruppo è un’esperienza gratificante che permette di condividere la bellezza della natura e la soddisfazione del raggiungimento di una meta.
Per evitare pericoli è però fondamentale una pianificazione attenta e meticolosa.

Indice
Itinerario
Il primo passo fondamentale consiste nella scelta dell’itinerario.
È essenziale valutare il livello di esperienza e la preparazione fisica media del gruppo, scegliendo un percorso che sia alla portata del partecipante meno allenato o esperto.
Informarsi sulla difficoltà tecnica del sentiero, sul dislivello complessivo da affrontare, sulla lunghezza totale e sui tempi di percorrenza stimati è imprescindibile.
Consultare guide escursionistiche, mappe topografiche dettagliate, siti web specializzati e, se possibile, chiedere consiglio a chi ha già percorso quell’itinerario può fornire informazioni preziose.

Altrettanto importante è considerare la stagione e le condizioni meteorologiche previste.
La montagna può essere imprevedibile, quindi monitorare le previsioni del tempo fino all’ultimo momento è d’obbligo, così come essere pronti a modificare i piani o rinunciare all’escursione se le condizioni dovessero rivelarsi avverse o pericolose.
È saggio prevedere anche percorsi alternativi o vie di fuga in caso di necessità.
Gestione del Gruppo
Una volta definito l’itinerario è il momento di definire e gestire il gruppo.
È importante comunicare chiaramente a tutti i potenziali partecipanti le caratteristiche dell’escursione: difficoltà, lunghezza, dislivello, tipo di terreno, equipaggiamento necessario.
Questo permette a ciascuno di valutare realisticamente la propria idoneità.
È utile raccogliere informazioni sulle condizioni fisiche e su eventuali problematiche mediche dei partecipanti (allergie, patologie preesistenti) in modo confidenziale e responsabile.
Stabilire un numero massimo di partecipanti aiuta a mantenere il gruppo coeso e gestibile.
All’interno del gruppo può essere utile definire informalmente dei ruoli, ad esempio designando una persona con più esperienza come guida o apripista, responsabile della navigazione e delle decisioni principali sul percorso, e magari una persona che chiuda la fila (scopa) per assicurarsi che nessuno rimanga indietro.
Equipaggiamento
Ogni partecipante dovrà avere un equipaggiamento personale adeguato.
Questo include:
- calzature da trekking appropriate e già rodate
- abbigliamento tecnico a strati per potersi adattare alle variazioni di temperatura e condizioni meteo (intimo traspirante, pile o mid-layer, guscio impermeabile e antivento)
- zaino di capienza adeguata
- scorta d’acqua sufficiente
- cibo energetico (frutta secca, barrette, panini)
- cappello
- occhiali da sole
- crema solare
- lampada frontale con batterie cariche
Oltre all’equipaggiamento individuale il gruppo dovrebbe disporre di materiale collettivo.
Indispensabile è un kit di pronto soccorso ben fornito e adeguato al numero di partecipanti e alla tipologia di escursione, insieme a qualcuno nel gruppo che sappia come utilizzarlo.
Strumenti di navigazione come mappa topografica della zona, bussola e un dispositivo GPS o uno smartphone con app di trekking affidabili e mappe offline sono cruciali.
Un telo termico d’emergenza e un fischietto per le segnalazioni possono rivelarsi vitali in situazioni critiche.
Sicurezza
La sicurezza deve essere la priorità assoluta.
Prima della partenza è bene effettuare una valutazione dei rischi specifici dell’itinerario scelto (presenza di tratti esposti, guadi, possibili incontri con fauna selvatica, rischio valanghe in inverno).
È fondamentale stabilire un piano di emergenza: sapere chi contattare in caso di bisogno (numero unico emergenze 112), avere con sé i numeri di telefono dei partecipanti e i contatti di emergenza forniti da ciascuno.
Condividere l’itinerario dettagliato e l’orario previsto di rientro con qualcuno che rimane a casa è una buona pratica.
Durante l’escursione il responsabile del gruppo dovrà monitorare costantemente le condizioni meteo, lo stato del sentiero e la condizione fisica dei partecipanti, prendendo decisioni prudenti come modificare il percorso o tornare indietro se necessario.
Logistica
Organizzate il trasporto fino al punto di partenza dell’escursione, favorendo magari il carpooling per ridurre l’impatto ambientale e i costi.
Stabilite con precisione l’orario e il luogo di ritrovoper evitare ritardi.
Decidere come gestire il cibo è un altro punto: si possono prevedere pasti al sacco individuali oppure organizzare una condivisione di alcune vivande.
L’importante è che tutti abbiano nutrimento e idratazione a sufficienza per l’intera durata dell’escursione.
Comunicazione
Prima dell’escursione è necessario condividere tutte le informazioni rilevanti con il gruppo attraverso un canale comune (email, gruppo chat).
Durante la camminata è importante mantenere il gruppo compatto, stabilire punti di ritrovo periodici nei tratti in cui la visibilità è ridotta o il sentiero si divide, e comunicare chiaramente le decisioni prese dal responsabile.
Utilizzare segnali convenuti (come i fischietti) può essere utile per comunicare a distanza.
Assicurarsi che tutti si sentano a proprio agio nel comunicare eventuali difficoltà o malesseri è fondamentale per prevenire problemi.
Conclusioni
Seguendo questi passaggi l’organizzazione di un’escursione di gruppo in montagna si trasformerà in un processo strutturato che minimizza i rischi e massimizza le possibilità di vivere un’esperienza indimenticabile.
Buona escursione!