Hai appena iniziato a fotografare e spesso ti capita di fare foto mosse?
Probabilmente è dovuto al tempo di scatto, scopri come impostarlo.
Indice dei contenuti
Cosa è il tempo di scatto?
Questo termine indica la durata dell’apertura dell’otturatore, cioè la parte della fotocamera che resta sempre ferma davanti al sensore fin quando non scattiamo una foto.
Quando premiamo il pulsante di scatto, infatti, l’otturatore si apre e fa passare la luce che andrà a colpire il sensore per la durata di tempo da noi impostata, successivamente si richiuderà.
La velocità dell’otturatore (detta anche tempo di posa o shutter speed in inglese) rappresenta quindi il periodo di tempo in cui questo elemento resta aperto esponendo il sensore della fotocamera alla luce.
Maggiore è questo intervallo e più luce entrerà formando un’immagine più luminosa; se usiamo un tempo breve invece entrerà meno luce e la foto sarà più scura.
Come impostare manualmente il tempo di scatto?
Per poter regolare il tempo di scatto devi avere una fotocamera con comandi manuali o semiautomatici.
Quasi tutte le reflex/mirrorless hanno una ghiera che permette di scegliere le varie modalità di scatto, tu dovrai selezionare la modalità Manuale (M) oppure l’impostazione con priorità di tempo indicata con Tv o S.
Se usi le modalità automatiche sarà la fotocamera a decidere il tempo di posa, ma spesso potrebbe usare un valore non adatto alla scena che vuoi riprendere.
Con quali valori è indicato il tempo di scatto?
Il tempo di scatto si misura in secondi o in frazioni di secondi:
- Possiamo avere valori interi come 100, 500, 1000 che equivalgono a un tempo di scatto di 1/100 di secondo, 1/500 di secondo e 1/1000.
- Se invece usiamo tempi di posa lunghi il valore dello shutter speed sarà seguito dal simbolo dei secondi ” (ad esempio 5″ equivale a 5 secondi)
Puoi controllare il tempo di esposizione nel mirino o nel monitor LCD della fotocamera.
L’esposizione breve: cosa è e quando usarla?
Con esposizione breve si intendono le fotografie scattate con tempi pari o inferiori a 1/1000 di secondo.
Questo tempo ci consente di “congelare” le azioni, cioè ci permette di fotografare in modo nitido anche soggetti velocissimi.
Un tempo di scatto veloce è utile per fotografare eventi sportivi o d’azione, animali in movimento e tutti gli oggetti che si muovono rapidamente.
Usando un tempo breve ricordati però che poca luce arriverà a colpire il sensore, quindi per avere un’immagine esposta correttamente dovrai alzare gli ISO o aprire il diaframma.
Leggi anche: l’apertura del diaframma e la profondità di campo.
La lunga esposizione: cosa è e quando usarla?
Con lunga esposizione si indicano le foto scattate con tempi sotto al 1/10 di secondo circa, in queste situazioni dovresti utilizzare sempre un treppiede per non rischiare di avere foto mosse.
Come avrai capito questi tempi sono ideali per i soggetti che non si muovono come paesaggi naturali od oggetti fermi.
Un’altra situazione in cui puoi usare tempi lunghi è per la fotografia notturna o l’astrofotografia (foto alle stelle, alla Luna…) dove impostando un tempo lungo (generalmente qualche secondo) riuscirai a compensare l’oscurità del cielo ed avere una foto ben esposta.
Oltre alle situazioni standard puoi anche utilizzare le esposizioni lunghe per ottenere degli effetti creativi, infatti con soggetti mossi e luminosi riuscirai ad avere nell’immagine delle scie molto interessanti (es. le scie dei fari delle auto lungo una strada).
Un’altro effetto molto utilizzato nella fotografia paesaggistica è “l’effetto seta”, questa tecnica fotografica utilizza tempi di scatto lunghi (grazie ai filtri ND) per ricreare nella foto fiumi, mari o laghi calmi e piatti.
Tempi di sicurezza: come evitare le foto mosse
Un fattore che influenza molto la scelta del tempo di scatto è la focale utilizzata, infatti maggiore è la lunghezza focale e più veloce dovrà essere l’otturatore per evitare scatti mossi.
La regola generale dice che dovresti utilizzare un tempo di sicurezza equivalente alla focale che usi:
- con un obiettivo da 50mm quindi almeno 1/50 di secondo
- con un obiettivo da 200mm almeno 1/200 di secondo
- con un obiettivo da 600mm almeno 1/600 di secondo
Questi valori sono riferiti alle fotocamere full frame, se utilizzi un sensore più piccolo dovrai aggiungere il fattore di moltiplicazione equivalente. (es. un 50mm su Aps-c diventa un 80mm quindi richiede almeno 1/80 di secondo)
Conclusioni
Spero che quest’articolo sia riuscito a farti comprendere cosa è e come va impostato il tempo di scatto, all’inizio può essere difficile capire e ricordarsi tutto ma continuando a sperimentare vedrai che otterrai degli ottimi risultati.
Se hai ancora dubbi o vuoi conoscere altre informazioni non esitare a scrivermi.