Escursione sul monte Sparavera partendo da Peia, frazione del comune di Gandino.
Indice
Cartina
Dati tecnici
Luogo | Lombardia – Bergamo – Gandino |
Dislivello in salita | 800 metri il giro completo |
Tempi | 2:30 ore salita – 2:00 ore discesa |
Lunghezza totale | 11 Km |
Difficoltà | Media |
Quota massima | 1367 metri |
Parcheggio | Parcheggio Peia |
Fonti d’acqua | No |
Data Escursione | Febbraio 2023 |
Come arrivare
Da Bergamo
Prendere la SP 35 e superare i comuni di Torre Boldone, Alzano Lombardo, continuare sulla SS 671, superare Nembro, in prossimità di Vertova svoltare sulla SP 42, superare il comune di Leffe e proseguire per Peia.
Da Milano
Prendere l’autostrada A51 e seguire la direzione Tangenziale Est, proseguire sull’autostrada A4 fino all’uscita di Seriate, seguire la direzione Bergamo, prendere la SS 42 e seguire le indicazioni per Albano, continuare sulla SS 671, in prossimità di Vertova svoltare sulla SP 42, superare il comune di Leffe e proseguire per Peia.
Parcheggio
Ho parcheggiato la macchina in via don Giuseppe Rota dove ci sono 6 posti auto vicino alla partenza del sentiero.
Sentiero
Il sentiero 547 inizia a pochi metri dal parcheggio e troviamo subito un cartello CAI, seguiamo le indicazioni per Monticelli.
I primi minuti di cammino sono su un tratto di asfalto abbastanza ripido.
Finita la salita troveremo un altro cartello CAI e proseguiamo a sinistra nel bosco.
Anche in questo tratto il sentiero è a tratti molto ripido ma sempre largo e facile.
La strada ora diventa un sentiero.
Si passa davanti a un rudere in pessime condizioni, fate attenzione al tetto pericolante!
Si prosegue per un lunghissimo tratto dentro al bosco.
Raggiungo la località Monticelli a quota 1.116 m. che corrisponde alla linea di confine tra la Val Gandino e la valle Cavallina.
Proseguo sul sentiero 547 strada sterrata in direzione del Monte Sparavera.
Per qualche chilometro la strada torna ad essere cementata, larga e molto facile da percorrere.
Nei pressi di una curva prendo la deviazione sulla sinistra che porta alla vetta.
*Volendo potete rimanere sulla strada e risalire poi dal versante opposto ma impiegherete molto di più.
Questo tratto è molto ripido, in mezzo chilometro si ha un dislivello di quasi 200 metri!
Monte Sparavera
Ultimo sforzo e raggiungiamo la croce di vetta del monte Sparavera a quota 1.369 metri..
Panorama
Dalla vetta abbiamo una bellissima vista a 360 gradi sulle Prealpi Bergamasche e sulla zona del lago di Endine e del lago d’Iseo.
Io ho trovato una giornata con molta foschia che ha ridotto molto la visibilità comunque sono riuscito a vedere il monte Guglielmo, il Rifugio Parafulmine, il Pizzo Arera, il monte Alben e la zona dei Colli di San Fermo.
Discesa
Dopo uno spuntino e alcune riprese con il drone ho iniziato la discesa verso Monticelli.
Non ho fatto il percorso dell’andata ma ho seguito la strada del trattore come consigliato dal contadino proprietario dei terreni.
Dopo essere tornati al cartello CAI presente a Monticelli prendiamo la strada che scende a sinistra verso la Sorgente del Lino.
Ci troviamo sull’antica Via della Lana che collegava la val Gandino e la val Cavallina.
Gandino infatti vantava la produzione e il commercio di lana di ottima qualità.
Il commercio dei tessili divenne molto importante e si realizzò una grande mulattiera per agevolare il transito dei mercanti che potevano così raggiungere la val Cavallina, la val Camonica e il nord Europa.
Arrivati ad un bivio proseguiamo a destra seguendo i cartelli.
Sorgente del Lino
In pochi minuti raggiungo la Sorgente e la Pozza del Lino che a causa della siccità è praticamente secca.
La Pozza si trova a pochi metri dalla Via della Lana e probabilmente era usata dai mercanti come luogo di ristoro e per la produzione del lino.
Proseguo a camminare sul sentiero principale in direzione della Madonna del Pizzo.
Il sentiero in questo tratto è largo e facile, inizio a intravedere la statua della Madonna.
Madonna del Pizzo
In pochi minuti raggiungo la grande statua dorata di Maria Regina delle Vette e Madre della Vita
Proprio dietro la struttura parte il sentiero che mi riporterà fino a Peia.
Dopo pochi minuti arriveremo a un bivio non segnato.
Andando a destra possiamo tornare sul sentiero fatto all’andata mentre io proseguo a sinistra per fare un anello.
Altro incrocio, si continua a scendere a destra.
Ora il sentiero prosegue dritto e seguiamo i bollini rossi.
Siamo tornati al primo bivio che abbiamo incontrato all’andata e non ci rimane che scendere a sinistra fino al parcheggio.
Conclusioni
Ho completato questa escursione con anello che prevede 11 Km e 800 metri di dislivello, il sentiero non è difficile ma richiede comunque un buon allenamento.
Se hai dubbi sul percorso puoi scrivermi tramite i miei contatti.