Rifugio Gianetti e Omio | Sentiero ad anello dai Bagni di Masino

Indice

Escursione al rifugio Gianetti e al rifugio Omio dai Bagni di Masino.

Cartina

Dati tecnici

LuogoLombardia – Sondrio – Bagni di Masino
Dislivello in salita1400 metri per il Gianetti – 1600 il giro
Tempi3.15 h al Gianetti – 7.00 ore il giro completo
Lunghezza totale16 Km
DifficoltàMedia al Gianetti – Difficile il giro
Quota massima2534 metri
ParcheggioParcheggio Bagni di Masino
Data EscursioneOttobre 2022

Come arrivare

Il punto di partenza è nella località Bagni di Masino, bisogna seguire le indicazioni per Morbegno e poi svoltare nella bellissima Val Masino.

Parcheggio

Il parcheggio si trova a lato della strada che porta alle Terme Bagni Vecchi chiuse da qualche anno.

Sentiero

Per la partenza si può prendere il sentiero che parte proprio a lato dal parcheggio.

Oppure andare verso le vecchie Terme come ho fatto io, entrambi i sentieri poi si riuniscono.

Dopo pochi minuti arrivo alle Terme Bagni Vecchi ed ammiro gli edifici che negli anni passati accoglievano migliaia di turisti.

Proseguo a camminare fino a ad arrivare ad un bivio: andando a sinistra si può raggiungere il rifugio Omio dato a circa 2.30h,

mentre io svolto a destra per il sentiero Gianetti dato a 3.15 h.

Sentiero per il rifugio Gianetti
Sentiero per il rifugio Gianetti

Questa parte iniziale del percorso risale il bosco restando all’ombra quindi la temperatura percepita è molto bassa.

Sentiero per il rifugio Gianetti

Si arriva alle Baite di Cortevecchia e si prosegue sul sentiero.

Si prosegue a camminare attraversando grandi rocce.

Ora la valle inizia ad aprirsi e davanti agli occhi avremo una vista spettacolare.

Sentiero per il rifugio Gianetti

Attraversiamo un ponticello in legno per andare dall’altra parte del fiume

Sentiero per il rifugio Gianetti

Proseguiamo sul sentiero roccioso, ormai manca poco al rifugio.

Dopo circa 3.15 ore e 1400 metri di dislivello arrivo al rifugio Gianetti.

Rifugio Gianetti

Rifugio Gianetti

Il rifugio si trova a quota 2534 metri e regala un panorama magnifico.

Rifugio Gianetti

Dietro l’edificio si possono ammirare le pareti rocciose del Pizzo Badile e del Cengalo.

Rifugio Gianetti

Il rifugio fu costruito nel 1913 per scopi militari, venne infatti usato nella Prima Guerra Mondiale come fortino della Linea Cadorna.

Sentiero ad anello

Dopo una piccola pausa lascio il rifugio Gianetti e mi dirigo verso il rifugio Omio attraverso il Passo di Barbacan.

Questa parte di itinerario fa parte del Sentiero Roma, un cammino di oltre 50 Km che si sviluppa tra la Val Codera, la Val Masino e la Valmalenco.

La prima parte del sentiero è pianeggiante e si sviluppa su un terreno roccioso.

Arrivato nei pressi del Passo il sentiero si fa più ripido e impegnativo, iniziano infatti dei tratti attrezzati con corde metalliche.

Qui occcorre fare molta attenzione perchè ci sono punti molto esposti ed è facile trovare anche la neve!

Con non poca fatica arrivo al Passo e mi godo il panorama sulla Valle dell’Oro dove si intravede il rifugio Omio.

Ora dobbiamo scendere dal versante sud, a circa metà incontriamo due punti attrezzati con corde.

Dopo circa 2.15 ore arrivo al rifugio Omio.

Rifugio Omio

Il rifugio Omio si trova a quota 2100 metri ed offre un bel panorama sulla Val Masino.

Il rifugio è raggiungibile anche attraverso la Via Normale che sale dai Bagni di Masino con 930 metri di dislivello e circa 2.30 ore di cammino.

Discesa

Dopo una pausa al rifugio ho preso il sentiero che riporta ai Bagni di Masino in circa 1.30 ore.

La prima parte del sentiero è molto facile e scende attraverso i prati.

Si superano alcuni enormi massi granitici.

Si continua a scendere nel bosco seguendo i vari cartelli presenti.

Dopo circa 1.30 ore si arriva al primo bivio che abbiamo incontrato stamattina e possiamo scegliere se tornare alle Terme (andando a sinistra),

o andare a destra e fare una parte del Sentiero Sensoriale che ci riporta fino al parcheggio.

Conclusioni

Si completa così questo bellissimo giro ad anello (16 Km e 1600 metri di dislivello) che consiglio soprattutto nel periodo autunnale quando i larici creano un panorama incredibile.

Spero che queste informazioni siano state utili, se hai ancora dubbi non esitare a contattarmi.

Buona escursione!

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