Il treppiede è un accessorio fondamentale per gli amanti della fotografia perché ci permette di controllare la luce più facilmente.
Utilizzandolo riusciamo ad allungare i tempi di scatto nelle condizioni di scarsa illuminazione o creare effetti impossibili da ottenere a mano libera.
In commercio ne esistono numerosi modelli e la ricerca di quello più adatto può essere lunga e faticosa, la mia si è conclusa quando ho deciso di acquistare il Manfrotto 190 XPRO4.
Indice
Scheda tecnica
Peso | 2050 g |
Materiale | Alluminio |
Portata Massima | 7 Kg |
Diametro tubi Gambe | 26, 22.5, 19, 15.5 mm |
Sezioni Gamba | 4 |
Angoli della Gamba | 25°,46°,66°,88° |
Attacco superiore | Vite da 3/8″ |
Altezza minima | 8 cm |
Massima Altezza | 160 cm |
Massima Altezza (Colonna Centrale Retratta) | 135 cm |
Lunghezza da chiuso | 49 cm |
Diametro del disco superiore | 60 mm |
Colonna Centrale | Estraibile a 90 gradi |
Tipo di bloccaggio | A leva |
Design e materiali
Il marchio Manfrotto è da anni simbolo di elevata qualità costruttiva e anche questo modello ne conferma il giudizio.
Il corpo del treppiede è realizzato in alluminio leggero,materiale che permette di avere un peso poco superiore ai 2 Kg.
La portata massima di 7 Kg lo rende particolarmente stabile e può tranquillamente reggere reflex o mirrorless abbinate a obiettivi pesanti.
L’altezza minima da terra è di 8 cm e risulta particolarmente adatta ai fotografi paesaggisti alla ricerca nuove prospettive.
Alzando la colonna centrale possiamo ottenere un’altezza massima di 160 cm, la quale rende molto agevole lo scatto anche alle persone più alte.
Se si utilizza attrezzatura particolarmente pesante però consiglio di tenere la colonna retratta, con un’altezza complessiva di 135 cm, per guadagnare in stabilità.
Il treppiede è costituito da una colonna centrale sorretta da tre gambe laterali, ciascuna delle quali ha un nuovo sistema di blocco denominato “Quick Power Lock” che risulta essere molto veloce e permette la regolazione ad una mano.
Questo sistema utilizza delle clamp molto resistenti e regolabili, con una chiave esagonale, per impedire che le viti si allentino col passare del tempo.
L’inclinazione di ogni gamba può essere modificata grazie al sistema Leg Angle Selector che ci permette di passare velocemente da una posizione standard ad una più estrema con le gambe quasi parallele al terreno.
Questo treppiede è presente sul mercato in due versioni: una con 3 sezioni e una con 4, io ho scelto la seconda perché risulta essere più semplice da trasportare grazie a una lunghezza da chiuso di 49 cm.
Caratteristiche
Ho scelto questo treppiede non solo per l’ottima qualità costruttiva e la stabilità che offre, ma anche per alcune funzionalità che lo caratterizzano.
La colonna centrale oltre ad alzarsi può essere infatti inclinata, tramite il semplice gesto di un dito, a 90 gradi permettendo così di ottenere un punto di vista più insolito ma molto vantaggioso.
In questa posizione infatti possiamo puntare la fotocamera verso il basso ed ottenere scatti dall’alto in totale sicurezza.
Un’altra peculiarità di questo treppiede è la presenza di un foro filettato da ⅜” (denominato connettore Easy Link) che permette di attaccare accessori quali monitor, faretti o microfoni direttamente al cavalletto creando così uno studio mobile.
Prime impressioni e utilizzo sul campo
Quando ho aperto la scatola della Manfrotto sono rimasto subito colpito dalla qualità costruttiva e dall’attenzione ai dettagli.
La regolazione delle sezioni tramite clamp mi è subito piaciuta ed è risultata molto affidabile in tutte le situazioni, anche l’orientamento delle gambe è veloce e si può compiere con semplice gesto.
La caratteristica che più mi ha colpito all’inizio è stata però la colonna centrale reclinabile a 90 gradi, questa è una delle feature che dopo aver provato difficilmente si abbandona.
In questi mesi ho potuto utilizzare il Manfrotto 190 in vari contesti: l’ho portato con me in montagna per fotografare paesaggi, l’ho usato a casa per scattare foto ai prodotti che recensisco, l’ho accoppiato a una testa fluida Manfrotto 502 per effettuare video e l’ho persino trasformato in un piccolo studio mobile per le mie avventure di fotografia naturalistica.
Non ho mai avuto problemi a regolarlo ed è sempre risultato stabile anche montando una mirrorless accoppiata a un pesante Tamron 150-600, un monitor da 6″ e un microfono.
Le mie conclusioni
Dopo tutte le prove effettuate posso affermare con sicurezza che il Manfrotto 190xpro4 è un treppiede ben costruito,veloce da regolare e capace di reggere tanta attrezzatura.
Mi sento quindi di consigliarlo a chi vuole un treppiede stabile e versatile in molte situazioni.