Escursione ad anello alla Diga del Gleno partendo da Vilminore.
Cartina

Dati tecnici
Luogo | Lombardia – Bergamo – Vilminore |
Dislivello in salita | 560 metri |
Tempi | 2:00 |
Lunghezza totale | 9 Km |
Difficoltà | Media |
Parcheggio | Parcheggio San Carlo |
Fonti d’acqua | Sì a Pianezza e lungo il sentiero |
Data Escursione | Luglio 2023 |
Parcheggio
Ho lasciato la macchina nei parcheggi presenti vicino alla Chiesa di San Carlo.

Dal 1 giugno al 1° ottobre nel comune di Vilminore i parcheggi sono a pagamento ed è quindi necessario acquistare un ticket giornaliero del costo di 5,00 euro.

Se venite nel weekend potete parcheggiare nel centro del paese e poi salire sul bus navetta che vi porterà fino alla frazione di Pianezza dove inizia il sentiero.
La navetta andata e ritorno costa 4 euro, potete trovare tutte le informazioni sul sito della Val di Scalve.
Sentiero
Il sentiero che ho scelto parte a lato della Chiesa di San Carlo.


Questo tratto è largo e facile.


Dopo circa 40 minuti raggiungo la località Ponte del Gleno e proseguo verso Pianezza.


Ora il sentiero è più stretto ma sempre facile.


Esco dal bosco e proseguo per pochi minuti a bordo della strada.


Arrivo alla frazione di Pianezza dove inizia il sentiero che porta alla Diga.


Il primo tratto è composto da una stradina cementata abbastanza ripida.


Si entra poi nel bosco e al bivio si tiene la sinistra.


Altro bivio, proseguiamo sempre a sinistra.


Ora il sentiero ora sale ripido a zig zag.


Altro cartello del CAI e adesso proseguiamo a sinistra.


Ora si affronta il passaggio più caratteristico del percorso, sono state messe delle funi metalliche per proteggere dal precipizio.


Inizia a vedersi la diga, manca poco.


In meno di due ore sono arrivato alla Diga del Gleno.


Il sentiero dal parcheggio San Carlo fino alla diga prevede circa 5 Km e 550 metri di dislivello.

Storia della tragedia della Diga del Gleno
Nel 1917 l’azienda tessile Galeazzo Viganò acquisì il diritto per sfruttare le acque del torrente Povo e costruire una centrale idroelettrica.

Nel 1919 iniziarono i lavori di scavo della diga che inizialmente doveva essere a gravita con una capienza di circa 4 milioni di metri cubi d’acqua.

Nel 1920 morì l’ingegnere responsabile del progetto e il successore decise di allargare la diga a 6 milioni di metri cubi ma soprattutto cambiò la tipologia passando a una diga ad archi multipli, più economica.

Già dall’inizio dei lavori però gli operai si lamentavano dell’utilizzo di materiali scarsi e anche se la diga era solo all’inizio vi erano già perdite d’acqua.

Nel giugno del 1923 la diga venne finita e avviata senza avere un collaudo ufficiale.

Nell’ottobre 1923 a seguito di abbondanti piogge l’acqua tracimò dalla sommità della diga danneggiando il pilone centrale.

Il 1° dicembre 1923 alle 7:15 di mattina la parte centrale della diga crollò e i 6.000.000 di metri cubi d’acqua si riversarono a valle.

L’onda colpì gli abitati di Bueggio e Dezzo, arrivò fino a Darfo Boario per poi finire la sua corsa nel Lago d’Iseo 45 minuti dopo il crollo.

I danni furono incalcolabili e oltre 350 persone quel giorno morirono.
Discesa
Per il ritorno sono tornato al bivio presente dietro la diga e ho proseguito a destra.


Al bivio continuiamo a sinistra, mentre a destra si scende verso Nona.


A lato del percorso trovo questo bellissimo osservatorio faunistico.


Continuo a scendere nel bosco.


Concludo l’anello ritornando in località Ponte del Gleno dove c’è un’area Pic-Nic.


Ora non mi resta che riprendere il sentiero fatto all’andata per tornare alla macchina.


Conclusioni
Sono tornato al parcheggio completando questa escursione con giro ad anello che prevede 9 Km e 560 metri di dislivello.
Ringrazio la Pro Loco di Vilminore e l’Archivio del Gleno per avermi concesso l’utilizzo delle foto storiche.
Buona escursione!